TRA IDEALE e REALTA’

Il 4 aprile 2017 le quinte classi dell’I.I.S.S. “Archimede” di Cammarata hanno partecipato alla visita guidata ad Agrigento, un’esperienza tanto attesa dai noi ragazzi, come importante momento dal punto di vista relazionale e motivazionale; questa ha rappresentato una straordinaria occasione di attività didattica che ha portato in primo piano valori come il rispetto e la conoscenza del patrimonio sociale-culturale-storico-artistico-ambientale del nostro territorio, essenziali alla formazione dell’individuo.

Dopo essere partiti dal centro di San Giovanni Gemini in prima mattinata, siamo arrivati alla stazione degli autobus di Agrigento, e da li ci siamo addentrati per il centro storico della città, dove si trova la sede della Caritas diocesana. Siamo stati accolti calorosamente dai giovani operatori della Fondazione Mondoaltro, il braccio operativo della Caritas, che ci hanno illustrato il programma della mattinata. Conoscersi , smontare i pregiudizi e aprirci alle nuove frontiere del volontariato: era questo l’obiettivo della seconda tappa del cammino intrapreso nell’ambito del Progetto “L’Archimede per i Cambia-Menti”. Sono stati proiettati dei filmati informativi che ci hanno raccontato le storie di vita delle donne e degli uomini che gravitano attorno alla Caritas, alcuni di questi ragazzi come noi, che hanno scelto la solidarietà e il volontariato come fulcro centrale delle loro esistenze, oltre ad aver riportato i dati più attuali e le definizioni più corrette relative alle persone senza dimora e senza lavoro che gravitano nella nostra provincia. Gli operatori hanno voluto mostrare a noi, gente “normale“, le problematiche che affliggono le persone che accompagnano nel loro servizio, ci hanno fatto guardare in faccia le nuove povertà presenti nel contesto attuale. Simona, la simpatica responsabile di Mondoaltro, ci ha fatto notare come tutte le persone che si rivolgono alla Caritas hanno alle spalle pessime esperienze di esclusione, violenza e fallimento. Molti di loro hanno pochissima autostima e, per rientrare in possesso della loro vita, impegnano tutta la forza di cui dispongono. Nonostante la dura realtà che vivono quotidianamente con un adeguato supporto riescono a non mollare per recuperare condizioni dignitose di vita. Dopo aver salutato, a malincuore, gli operatori della Caritas, abbiamo trascorso l’ora di pranzo al centro commerciale Valle dei Templi, non distante dalla seconda tappa prevista per la giornata : la casa natale dello scrittore Luigi Pirandello. Serenità, pace, armonia: queste sono state le prime impressioni appena scesi dall’autobus; ci siamo ritrovati, all’improvviso, catapultati in un luogo magico, quasi surreale, immerso nella natura, con una vista mozzafiato a picco sul mare. E’stato molto bello immaginare come viveva il grande letterato agrigentino durante gli anni della sua giovinezza; la pagella con il 5 in italiano scritto ci ha fatto capire come, nella vita, se credi in qualcosa questa può realizzarsi, basta volerlo! Un bell’incoraggiamento per noi studenti delle quinte classi, in prossimità degli esami di stato! Luigi Pirandello, un siciliano come noi, figlio del Caos. Ancora rimbombano nelle nostre orecchie le parole, incise su una roccia in prossimità del luogo di sepoltura dello scrittore, che descrivono la bellezza infinita di un luogo incantato, fonte di ispirazione per il premio Nobel agrigentino:

«Una notte di giugno

Caddi come una lucciola

Sotto un pino solitario

In una campagna d’olivi saraceni

Affacciata agli orli

D’un altopiano

D’argilla azzurre

Sul mare africano»

 

Entusiasmo e commozione sono stati nostri compagni di viaggio.

 

Gli alunni delle classi 5^ MAT,ITEC,ITCM,ITBA

Autore dell'articolo: WEBMASTER

Prof. Tommaso Maggio - esperto nella creazione di pagine web e comunicazione