L’Archimede alla Valle dei templi in marcia per la legalità

Gli alunni dell’Istituto Archimede di Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini, diretto dalla preside dott.ssa Giusi Gugliotta, il 9 maggio hanno partecipato insieme a migliaia di studenti provenienti da tutta la provincia di Agrigento, alla marcia per la legalità nella Valle dei Templi. Gli studenti hanno regalato momenti di animazione e di riflessione, coordinati dal direttore dell’ufficio scolastico di insegnamento della religione, don Enzo Sazio, nell’ambito delle celebrazioni di commemorazione del trentennale della visita ad Agrigento di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 9 maggio del 1993, del suo durissimo anatema contro la mafia e dell’invito alla conversione rivolto ai boss: “Una volta Dio ha detto: Non uccidere. Nessun uomo, nessuna associazione umana, nessuna mafia può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio… Nel nome di Cristo crocifisso e risorto… mi rivolgo ai responsabili: convertitevi. Un giorno verrà il giudizio di Dio”. Da quel giorno sono trascorsi esattamente 30 anni. Eppure quelle parole sono ancora vive e continuano a fiorire nelle coscienze dei giovani. Il grido sgorgato dal cuore del Papa è risuonato nuovamente tra le colonne doriche. Neanche la pioggia ha fermato la marcia. “Le parole di Giovanni Paolo II – ha affermato l’arcivescovo monsignor Alessandro Damiano – ci richiamano alla speranza. Così l’uomo sperimenta che l’egoismo viene sostituito dall’altruismo, l’odio dall’amore, la vendetta dal perdono, la cupidigia dal servizio amorevole, l’egoismo dalla solidarietà, la divisione dalla concordia proprio ai piedi del tempio della Concordia. Dobbiamo alzarci, dobbiamo liberarci dalla globalizzazione dell’indifferenza. Oggi l’indifferenza è una malattia grave. La vita non è fatta di granelli di sabbia che scorrono dentro una clessidra. Ma è un dono prezioso che viene da Dio e che deve essere tutelata in tutte le sue manifestazioni. Siate, siamo insieme testimonianza di una vita degna”. “Voi siete le forze vive del nostro territorio – ha detto il prefetto Maria Rita Cocciufa rivolgendosi ai ragazzi – il presente e il futuro. Dovete studiare, maturare la vostra coscienza critica. Reagire sin da adesso alle ingiustizie, anche quelle piccole”. Alla Marcia della Legalità, che si è snodata da piano San Gregorio fino al Tempio della Concordia, hanno partecipato anche le autorità civili e militari cittadine. Il sindaco della città Francesco Miccichè che ha esortato ai ragazzi a vivere “emozionandosi”. “Noi dobbiamo guardare in grande – ha commentato il questore Emanuele Ricifari – nella stessa direzione in cui guardò Papa Wojtyla, verso la giustizia degli ultimi, di coloro che per esempio approdano nelle nostre coste in queste ore. Voi ragazzi siete qua perché siete uniti nel nome della Giustizia”. “I supereroi siete voi – ha aggiunto il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo, rivolgendosi agli studenti – tenete viva questa esperienza e tenete a memoria i nomi di chi ha fatto grande questa nostra terra. Camminate sempre a testa alta e fate che nessuno possa portare via le vostre idee”. In marcia insieme agli studenti agrigentini anche i comandanti della Guardia Costiera, Antonio Ventriglia e della Guardia di Finanza, Rocco Lopane, che hanno avuto parole di incoraggiamento. Era presente inoltre Maria Buffa, dirigente dell’Ambito Territoriale Ufficio V della Provincia di Agrigento. “Papa Wojtyla ha riunito qui la scuola – ha detto Buffa – ed oggi è una gande giornata che vede protagonisti i giovani e i grandi ideali”. Un gruppo di studentesse dell’Archimede preparate con professionalità dalla docente di scienze motorie Maria Concetta Giambrone, ha realizzato sul palco un’apprezzata esibizione coreografica sulle note del brano Credo di Giorgia. La partecipazione, nell’ambito del progetto sulla legalità è stato curato dalle docenti di religione Vittoria Neri e Giuseppina Cacciatore.

Autore dell'articolo: WEBMASTER

Prof. Tommaso Maggio - esperto nella creazione di pagine web e comunicazione