Ieri mattina, 28 novembre 2022, presso l’atrio centrale dell’IISS “Archimede”, sede IPSIA di Casteltermini – scuola diretta dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Giusi Gugliotta – si è svolto l’incontro sul tema della violenza di genere “Uscire dalla violenza… Si può!”, organizzato con il CIF di Casteltermini e con l’intervento del Centro Antiviolenza di Agrigento.
Di fronte ad una platea di studenti attenta e partecipe, i lavori dell’incontro sono iniziati con l’intervento del responsabile di plesso, prof. Francesco Lo Muzzo, che nel suo intervento ha ricordato che la scelta, da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, di designare il 25 novembre come “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” si collega al sacrificio di tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre 1960 dal dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo. La Presidente del CIF Casteltermini, dott.ssa Dora Roccaforte, ha sottolineato come la cultura rappresenti per le donne lo strumento più efficace per spezzare relazioni di lavoro e potere storicamente ineguali fra i sessi.
A seguire, il sindaco di Casteltermini – dott. Gioacchino Nicastro, in rappresentanza della giunta comunale presente in tutti i suoi effettivi all’incontro – ha rimarcato l’importanza dell’empatia tra i banchi di scuola, che permette di capire eventuali disagi nei contesti familiari o, in casi più gravi, violenze subite da alunne, le quali non sentendosi isolate ma capite dal proprio gruppo-classe possono trovare più facilmente il coraggio e la determinazione di denunciare queste situazioni.
L’incontro è continuato con i preziosi interventi dei relatori presenti. Il dott. Giorgio Patti, sociologo dell’ASP, ha evidenziato come lo stesso 25 novembre sia ancora oggi una giornata “internazionale”, ma non “mondiale”, poiché manca il consenso unanime di tutti gli Stati membri dell’ONU. A seguire, la dott.ssa Giusy Caramazza, assistente sociale del CAV, ha elencato i diversi servizi mesi a disposizione dall’équipe del Centro Antiviolenza di Agrigento a supporto delle donne che denunciano di essere vittime di violenza: colloquio telefonico; colloquio di accoglienza in sede; consulenza psicologica; consulenza legale con il gratuito patrocinio. Infine, la dott.ssa Concetta Giarrusso, psicologa del CAV, ha tracciato un profilo psicologico della vittima di violenza di genere – la quale può subire costrizioni fisiche, psicologiche e sessuali – e sottolineato il senso di solitudine e l’attribuzione di proprie responsabilità fino all’immotivata giustificazione del “carnefice”, come tratto comune e distintivo delle donne che contattano il Centro Antiviolenza del capoluogo.
L’incontro è terminato con la lettura – da parte dell’alunna di 5ª Made in Italy, Mirea Licata – di messaggi scritti in forma anonima dagli alunni del plesso. Questi hanno rimarcato come qualsiasi atto di violenza di genere che provochi danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, si traduca in una privazione arbitraria della libertà, sia che avvenga nella vita pubblica che in quella privata. La forma sintetica ma efficace di questi messaggi, ha suscitato la proposta unanime di raccoglierli e di esporli, mediante una cornice pubblica, presso la stessa sede di Casteltermini a dimostrazione dell’importanza di queste iniziative svolte a scuola per la sensibilizzazione contro ogni forma di violenza di genere.
Alla fine dell’incontro, tutte le classi del plesso professionale insieme al classi del biennio dell’ITI e del Liceo Scientifico e delle terze medie dell’Istituto Comprensivo, accompagnate dai rispettivi docenti, si sono radunate in piazza Duomo. Da lì si è dipanato il corteo fino a raggiungere la “panchina rossa“ posta in piazza Madonnina del Rosario. Dopo un intervento musicale dell’alunna di 4ª scientifico, Gaia Di Piazza, alcuni alunni, rappresentativi di tutte le sedi scolastiche di Casteltermini presenti al corteo, hanno omaggiato – coadiuvati dalla presidente del CIF Casteltermini – le 104 donne uccise in Italia nei primi 11 mesi del 2022, con la lettura di frasi toccanti e significative. Al termine della manifestazione na rosa rossa è stata posta sulla “panchina rossa”, quale simbolo e monito contro i femminicidi e la violenza di genere.