CONVEGNO “ESPERIENZE DI PEER EDUCATION – CONTENUTI E METODI”

Il 06-03-2018 si è svolto a Gela, organizzato dalla Società Italiana Tossicodipendenze, dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta e dal Lions Club di Gela, il Seminario di Studio su “Esperienze di Peer Education. Contenuti e metodi”. L’incontro aveva lo scopo di consentire la realizzazione di una piattaforma di confronto fra operatori sanitari istituzionalmente impegnati nella prevenzione delle tossicodipendenze e le istituzioni scolastiche, ed in questo senso l’I.I.S.S. Archimede di Cammarata era stato invitato a partecipare in quanto sede di una delle poche esperienze di “Peer education” in atto negli Istituti scolastici della regione Sicilia e quindi vera e propria scuola polo di riferimento per l’innovazione pedagogica. La “Peer education” è una strategia che si basa sul presupposto che gli adolescenti accettano comportamenti positivi con maggiore disponibilità dai propri pari piuttosto che dagli adulti, e una volta selezionato un gruppo di loro che si connoti per il possesso di valori positivi insieme alla capacità di porsi come “leader funzionali” del sistema “Classe” o “Istituto”, essa consente di potere essere applicata sia nella lotta al disagio adolescenziale che può evolversi verso dipendenza da alcool e droghe o bullismo che come ausilio prezioso nella attività didattica, soprattutto in presenza di una utenza complessa. L’esperienza dell’I.I.S.S. “Archimede” nasce a seguito di un rapporto di collaborazione fra questa scuola ed operatori sanitari del Servizio Tossicodipendenze di Agrigento (Dott . Antonio Indelicato) e del territorio (Dott.ssa Concetta Giambrone), regolato da uno specifico protocollo di intesa fin dall’a.s. 2014/2015, si è avvalso del supporto di diversi psicologi ed ha visto coinvolti studenti delle classi terze, oggi in uscita. Tante le iniziative portate avanti negli anni dagli studenti del gruppo “Peer”, da indagini sulla diffusione del consumo di alcool e droghe a studi sul fenomeno di bullismo e cyberbullismo che si sono concretizzati oltre che in dati statistici forniti agli enti sanitari territoriali e ai vertici dell’Ufficio scolastico regionale anche nella produzione di diversi video sui fenomeni di disagio indagati. Bravissima la studentessa Chiara Mirti, scelta dai suoi compagni  per esporre storia ed attività del gruppo coinvolto in questa nuova strategia metodologica, attenta ed interessata la platea degli ascoltatori, psicologi e neuropsichiatri che svolgono il proprio lavoro di lotta al disagio giovanile e alle dipendenze all’interno delle scuole (fra gli altri relatori il Dott. Placido La Rosa, Direttore del Servizio Tossicodipendenze di Gela nonché presidente della Società Italiana Tossicodipendenza – sezione Sicilia, il Dott. Giuseppe Lombardo, direttore della Unità Operativa Educazione e Promozione della salute dell’ASP 2 di Caltanissetta, e il Dott. Salvatore Migliore, Coordinatore del Gruppo distrettuale multidisciplinare di Educazione e Promozione della salute). In conclusione del suo intervento la studentessa Chiara Mirti ha illustrato in che modo sta avvenendo il passaggio del testimone dai ragazzi di quinta del gruppo alle nuove terze classi, e questo consentirà di fare acquisire la “Peer Education” come buona pratica quotidiana, fonte di innovazione e serenità didattica e insieme modello esportabile negli altri istituti del secondo ciclo del territorio.

Autore dell'articolo: WEBMASTER

Prof. Tommaso Maggio - esperto nella creazione di pagine web e comunicazione