Giorno 25 gennaio 2023, i ragazzi delle sedi di Casteltermini dell’IISS “Archimede” diretto dalla preside Giusi Gugliotta hanno partecipato alla commemorazione del sacrificio del carabiniere Nicolò Cannella.
Nella notte fra il 14 e il 15 gennaio 1968, un violento terremoto (magnitudo 6,4 della scala Richter, 10 della scala Mercalli) sconvolse una vasta area della Sicilia Occidentale, compresa fra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. La zona più colpita fu la Valle del Belice, tutti i carabinieri della Legione di Palermo, dal colonnello comandante al più giovane carabiniere, (che forse era proprio il nostro Nicolò Cannella), rimasero, in quelle prime lunghe terribili ore, a sostenere le popolazioni colpite, a recuperare i bambini abbandonati, a soccorrere i feriti. Nelle settimane successive l’impegno dell’Arma dei Carabinieri fu costante e massiccio.
Un tragico destino era in agguato, purtroppo una serie di nuove scosse provocò altre vittime, tra queste ci fu anche Nicolò Cannella, morto a Gibellina insieme a quattro vigili del fuoco mentre era impegnato nel tentativo di soccorso a chi era rimasto sepolto sotto le macerie.
Alle 10:00, nel cimitero di Casteltermini, è stata deposta una corona d’alloro sulla tomba monumentale del militare, alla presenza dei familiari, delle autorità civili e militari provinciali e di una nutrita rappresentanza di alunni e docenti dell’IISS “Archimede”. Composti e attenti i ragazzi hanno ascoltato le note del “Silenzio”, il ricordo letto da un ufficiale e la benedizione impartita dal cappellano militare don Salvatore Falzone.
Alle 10,30 si sono recati in chiesa madre, dove il cappellano militare ha celebrato la Santa messa che ha visto la partecipazione dei familiari del compianto carabiniere, del comandante provinciale, colonnello Vittorio Stingo e di molte alte autorità militari della provincia. Alla funzione erano presenti anche l’Associazione nazionale carabinieri e i gli alunni dell’istituto comprensivo “Giovanni Agostino De Cosmi” di Casteltermini.
Il sindaco Gioacchino Nicastro, in rappresentanza della Giunta comunale da lui guidata, ha consegnato al colonnello Vittorio Stingo una targa, sulla quale è stato inciso il testo della poesia della piccola Nadia Nencioni: Tramonto, che è anche il nome dell’operazione del Ros per l’arresto di Messina Denaro.
(Articolo a cura della Prima A Liceo Scientifico).


